Cultura

La povertà dell’homo digitalis

La povertà dell’homo digitalis

Salone del libro «Nello sciame» di Byung-Chul Han per nottetempo

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 14 maggio 2015
Forse dovremmo tornare a servirci di una vecchia parola, da troppo tempo dismessa dalla cassetta degli attrezzi: alienazione. Marx parla per la prima volta di alienazione (Entfremdung) nella sua tesi di laurea. Una tesi dedicata – come si sa – alle Differenze fra la filosofia della natura di Democrito e quella di Epicuro. Qui, discutendo di atomismo, Marx nota come persino nell’atomo, nell’apparentemente unico e indiviso, vi sia contraddizione, ossia un movimento che scinde, divide. A essere separati, in questa visione delle cose e del mondo, sono esistenza e essenza. La prima, alienata dalla seconda. Ecco perché nell’alienazione – come...

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