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La povertà non è una colpa, è il mercato del lavoro il problema
Reddito di cittadinanza Secondo i più recenti dati Inps, sono stati più di 1,6 milioni di nuclei familiari a ricevere almeno una mensilità del RdC nel periodo giugno-luglio 2021 (per un totale 3,7 milioni di persone interessate), per un importo medio di 579 euro
Foto di Ansa
Reddito di cittadinanza Secondo i più recenti dati Inps, sono stati più di 1,6 milioni di nuclei familiari a ricevere almeno una mensilità del RdC nel periodo giugno-luglio 2021 (per un totale 3,7 milioni di persone interessate), per un importo medio di 579 euro
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 8 settembre 2021
La discussione sul reddito di cittadinanza (RdC) che si è riaperta di recente ha finora avuto il merito di svelare le posizioni in campo, rivelando un discrimine dalle origini antiche tra chi ritiene quella della povertà come una condizione subita e chi invece la considera una colpa. La povertà, ovvero la mancata disponibilità di mezzi sufficienti alla sussistenza – definizione dell’Istat – è infatti il risultato di una esclusione non volontaria e spesso duratura dal mercato del lavoro. Sostenere che questa sia «ricercata» è ovviamente insensato, anche quando questa potrebbe essere sostenuta dalla ricezione di un sussidio. Perché non guarda...