Internazionale

La prigione Gaza allo stremo. Tagliati stipendi e medicine

La prigione Gaza allo stremo. Tagliati stipendi e medicineIl reparto di pediatria dell'ospedale Al Rantisi di Gaza city – Michele Giorgio

Gaza Abu mazen avvia il "disimpegno" dalla Striscia, già schiacciata dall'assedio israeliano. L'Anp spera in una rivolta anti-Hamas in conseguenza del peggioramento delle condizioni di vita ma pagano solo i civili

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 14 maggio 2017
«Chi ha un negozio passa il tempo ad aspettare clienti che non arrivano e noi taxisti spesso giriamo a vuoto. Non ci sono soldi, la gente è piena di debiti, non sa più come fare. E loro, Abu Mazen e Hamas, si combattono sulla nostra pelle». Nidal, taxista 47enne di Gaza city scuote la testa. Pensava di averle viste tutte negli ultimi dieci anni – tre offensive israeliane con migliaia di morti e feriti e distruzioni, combattimenti tra palestinesi, chiusure dei valichi di frontiera, disoccupazione record, scarsità d’acqua e mancanza di elettricità – e invece deve fare i conti anche...

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