Cultura
La prigionia di Nasser Abu Srour
GEOGRAFIE «Il racconto di un muro», edito da Feltrinelli, è l’autobiografia di un detenuto condannato all’ergastolo. In un carcere israeliano dal 1993, l’autore palestinese narra la sua vita e quella di un popolo. Un libro universale e un flusso di coscienza che si appiglia ai tempi definiti della storia
Una foto di Nasser Abu Srour viene mostrata durante una manifestazione del 2015 per la Giornata del prigioniero palestinese nella città di Bilin - foto di Abbas Momani/ Getty Images
GEOGRAFIE «Il racconto di un muro», edito da Feltrinelli, è l’autobiografia di un detenuto condannato all’ergastolo. In un carcere israeliano dal 1993, l’autore palestinese narra la sua vita e quella di un popolo. Un libro universale e un flusso di coscienza che si appiglia ai tempi definiti della storia
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 12 luglio 2024
L’ergastolo è un cumulo di menzogne e speranze artificiali. È uno spazio minimo che tiene prigioniero il tempo, vuole addomesticarlo per renderlo innocuo e così rendere innocua l’anima costretta in una manciata di metri quadrati. È assenza di libero arbitrio del grande e del piccolo: delle occasioni perdute, del pasto serale. È la condanna a morte dello spirito, mentre il corpo espleta le sue funzioni quotidiane, «pesante fardello da portare, un limite imposto dalle leggi di natura che riduce la nostra capacità di ruotare, volare, nuotare in un oceano di nuvole… È un corpo sprofondato nell’analfabetismo e nell’ignoranza, senza una...