Visioni

La prima sfida è essere donne

La prima sfida  è essere donne

Cinema «Libere, disobeddienti, innamorate». In sala il bell'esordio della regista palestinese Maysaloun Hamoud, ritratto delle giovani generazioni arabo-israeliane attraverso il desiderio di libertà di tre ragazze coinquiline a Tel Aviv

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 15 aprile 2017
Leila, Noor e Salma sono le protagoniste del primo film di Maysaloun Hamoud, palestinese nata a Budapest e cresciuta in Israele. Tre ragazze che condividono un appartamento a Tel Aviv districandosi tra amori, discoteca, studio, ambizioni di carriera. Leila è un avvocato che preferisce essere single piuttosto che fidanzata a un tizio conservatore, Salma è una dj lesbica costretta a respingere i tentativi della sua famiglia (cristiana) di trovarle un marito mentre Noor, che arriva da Umm al-Fahm, città conservatrice roccaforte israeliana del Movimento islamico, è una studentessa di informatica, religiosa osservante, promessa a un fanatico integralista preoccupato dallo stile...

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