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La profilassi come eccezione alla vita

Il contagio sociale Ancora sull'intervento di Giorgio Agamben. Le misure cautelative devono lasciare uno spazio di interpretazione e elaborazione personale che le rende più applicabili e funzionanti

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 12 marzo 2020
Giorgio Agamben ha affermato sul manifesto che, sull’onda della paura del Coronavirus, e in nome della sicurezza, si impongono gravi limitazioni della libertà, «lo stato d’eccezione come paradigma normale di governo». L’intervento di Agamben è stato criticato per un aspetto secondario – l’assimilazione della malattia causata dal virus a una normale influenza – e la sua importanza minimizzata. Nello stato d’eccezione, in cui oggi stiamo vivendo, apparentemente decidono gli «scienziati». In realtà essi non decidono granché sia perché non dispongono ancora di prodotti interferenti con lo sviluppo del virus o di vaccini, sia perché i dati a loro disposizione non...

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