Internazionale

La profondità delle tenebre e l’intensità della luce

La profondità delle tenebre e l’intensità della luceLa muraglia di Badaling, vicino Pechino – LaPresse

Intervento di Yan Lianke Abbiamo lavorato duramente e profuso sforzi immani nella speranza di divenire il centro del mondo o parte di esso. Un secolo di lotte e di umiliazioni, abbiamo stretto i denti e abbiamo pazientato. In seguito all’adozione della politica di riforma e di apertura, la Cina è ascesa alla ribalta, il che ci ha fatto assumere un’aria tronfia e sussiegosa. Questa spavalderia ha reso il nostro Paese un modello e al contempo un nemico pubblico del mondo

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 maggio 2020
Era il migliore di tutti i tempi, era il peggiore di tutti i tempi, scriveva Charles Dickens. Dopo essere stata ripetuta per più di un secolo, questa citazione risulta ormai obsoleta al giorno d’oggi. Nel contingente storico e nella realtà in cui viviamo, misurare l’ampiezza della realtà e la priorità degli eventi col metro dicotomico migliore/peggiore, saggezza/stoltizia, fede/incredulità, luce/tenebre, speranza/disperazione, sarebbe già una fortuna, giacché, se non altro, ci consentirebbe di inquadrare il mondo. E invece… Chi l’avrebbe mai detto che dopo un secolo di guerre, di dibattiti e discussioni su cosa fosse giusto o sbagliato, sono bastati cento giorni...

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