Internazionale
La propaganda dell’Isis e il modello occidentale
Stato Islamico «Prigionieri in vendita»: l'ultima trovata della macchina islamista che utilizza gli strumenti di informazione e comunicazione dell’Occidente per fini solo apparantemente diversi
La foto pubblicata sul magazine dell'Isis Dabiq – Reuters
Stato Islamico «Prigionieri in vendita»: l'ultima trovata della macchina islamista che utilizza gli strumenti di informazione e comunicazione dell’Occidente per fini solo apparantemente diversi
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 12 settembre 2015
Prigionieri in vendita: l’ultima frontiera dell’oliata macchina della propaganda dello Stato Islamico. L’annuncio – come si trattasse della più normale delle offerte – è apparso nei giorni scorsi nel magazine online dell’Isis, Dabiq, giunto ormai alla sua undicesima edizione. I due uomini, trasformati in pura merce, sono due ostaggi, il norvegese Ole Johan Grimsgaard-Ofstad e il cinese Fan Jinghui. Nella rivista sono pubblicate le loro foto, vestiti con uniformi gialle, in mano dei cartelli: «Prigioniero in vendita». A seguire, un numero di telefono per gli interessati e dettagli sugli ostaggi. Il “prezzo” non viene indicato, rimandando al contatto diretto con...