Europa

La «propaganda italianità» che cambiò il volto di Trieste

La «propaganda italianità»  che cambiò il volto di TriesteLa folla festante per il ritorno di Trieste all'Italia. Parata delle forze armate sulle rive 4 novembre 1954

Esodo giuliano dalmata La colonizzazione di un territorio e l’inizio della strumentalizzazione di una tragedia. Dal 1941 ai primi anni '60 almeno 250 mila persone, perlopiù italiane, lasciano l’Istria e la Dalmazia

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 20 febbraio 2022
Alla fine della Seconda guerra mondiale trenta milioni di persone lasciano le loro terre d’origine come conseguenza della riscrittura dei confini nazionali in Europa, basti pensare ai dieci milioni di tedeschi costretti da un giorno all’altro ad abbandonare le loro case; tra i tanti, almeno 250.000 lasciano l’Istria e la Dalmazia. Non è una fuga improvvisa ma un esodo che comincia nel 1941, per sfuggire alla guerra e ai bombardamenti alleati (Zara è semidistrutta) e dura fino ai primi anni ’60 toccando tante diverse destinazioni, dall’Italia ai Paesi d’oltreoceano. La stragrande maggioranza degli esuli è di origine italiana, autoctoni o...

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