Cultura

La prospettiva dello sconcerto

La prospettiva dello sconcertoAleksandr Rodchenko, 1925

Mostre Al Lac di Lugano, la mostra dedicata Aleksandr Rodchenko, artista, grafico e fotografo che rappresentò la summa delle avanguardie sovietiche. Il suo sguardo puntò su «angolazioni impensabili, scorci esagerati e trame materiche impietose»

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 19 marzo 2016
Aleksandr Rodchenko era un bricoleur a tutti gli effetti, un campione umano da prendere ad esempio per un antropologo come Lévi-Strauss. Sua figlia Varvara (ancora oggi vivente) lo ricorda chino, seduto nella penombra del suo studio, concentratissimo ad aggiustare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, dalle scarpe alle prese elettriche. E poi si divertiva a assemblare scaffali e radio, a costruire la camera oscura dove compiere la magia finale della stampa. Ma il principale bricolage di Rodchenko era rappresentato da quel suo prendere in prestito frammenti di linguaggi diversi per ricomporli in un universo unico dove linee, immagini e parole...

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