Internazionale

La protesta dei nativi arriva a Buenos Aires. Sfida ai vertici politici

La protesta dei nativi arriva a Buenos Aires. Sfida ai vertici politiciManifestanti partiti da Jujuy arrivano a Buenos Aires – Getty Images

Malón de la paz Dopo una marcia di 1.500 km partita da Jujuy, i rappresentanti di 400 comunità si accampano nella capitale: «Vogliamo risposte». Tra 15 giorni le primarie dei partiti per scegliere i candidati. Il 22 ottobre le elezioni politiche

Pubblicato più di un anno faEdizione del 3 agosto 2023
Franco CiancagliniBUENOS AIRES
1.500 chilometri, come tra Aosta e Reggio Calabria, è la distanza percorsa dai nativi partiti dalla provincia di Jujuy e arrivati l’altro ieri a Buenos Aires. Obiettivo: portare al centro del paese la loro battaglia contro sfruttamento del litio e criminalizzazione delle proteste. Due elementi al centro dell’azione di Gerardo Morales, governatore della provincia del nord e candidato a vicepresidente con la principale forza di opposizione al governo nazionale di Alberto Fernández. IL PRIMO AGOSTO – nella cosmovisione andina la giornata della «Pachamama», cioè la Terra – il «Malón» è arrivato nella capitale. Malón è una parola dello spagnolo rioplatense...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi