Visioni
Greggory: la provocazione è una sfida vitale
Intervista I film d’autore, le grosse produzioni, le nuove generazioni: Pascal Greggory è magnifico protagonista del cinema d’oltralpe. Con una passione per il teatro
Pascal Greggory
Intervista I film d’autore, le grosse produzioni, le nuove generazioni: Pascal Greggory è magnifico protagonista del cinema d’oltralpe. Con una passione per il teatro
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 5 giugno 2013
«Ah dimenticavo! Ho un grande rimpianto: non aver mai lavorato con un regista italiano. Nel 1978, dopo alcuni anni di apprendistato teatrale, ricevetti due proposte per il cinema: André Téchiné mi voleva nel film Les soeurs Bronte e i fratelli Taviani nel loro Il prato. Scelsi Téchiné e la mia carriera decollò ma ancora oggi ripenso a come sarebbe stato lavorare coi Taviani e con attori italiani». Pascal Greggory si lascia scappare proprio all’ultimo momento questo aneddoto ma il tempo è tiranno e il ricordo dello sfumato viaggio cinematografico in Italia termina qui. Non finisce però la lunga tournée europea...