Lavoro

La rabbia della città uccisa dalla Fiat

La rabbia della città uccisa dalla Fiat

Sciopero generale per il rilancio industriale dello stabilimento chiuso due anni fa da Marchionne. In corteo con le ex tute blu sindaci, preti e studenti. Landini: il governo convochi il Lingotto Dodici anni dopo Termini Imerese torna a stringersi ancora una volta attorno ai 1.200 operai della Fiat e delle aziende dell’indotto, il cui futuro è appeso a un filo. Da […]

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 14 febbraio 2014
Chiara GiarrussoTERMINI IMERESE (PALERMO)
Dodici anni dopo Termini Imerese torna a stringersi ancora una volta attorno ai 1.200 operai della Fiat e delle aziende dell’indotto, il cui futuro è appeso a un filo. Da novembre del 2011 la fabbrica è chiusa e per le tute blu il lavoro in catena di montaggio è diventato ormai un ricordo: da due anni sono in cassa integrazione e ci resteranno ancora per altri 4 mesi, ma senza soluzioni industriali, lo spettro del licenziamento è concreto. Una manifestazione così imponente non si vedeva dal 2002, quando la chiusura della fabbrica siciliana del Lingotto era solo un’ipotesi. Oggi ,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi