Internazionale
La rabbia di Rahat
Israele Sciopero generale nei centri abitati arabi contro la polizia dal grilletto facile. Nei giorni scorsi uccisi nel Neghev due giovani beduini. Nadim Nashef: «gli agenti non ci pensano due volte ad aprire il fuoco contro di noi. Le nostre vite non contano nulla, anche se siamo cittadini israeliani».
Scontri a Rahat – YASSER OKBI/MAARIV HASHAVUA
Israele Sciopero generale nei centri abitati arabi contro la polizia dal grilletto facile. Nei giorni scorsi uccisi nel Neghev due giovani beduini. Nadim Nashef: «gli agenti non ci pensano due volte ad aprire il fuoco contro di noi. Le nostre vite non contano nulla, anche se siamo cittadini israeliani».
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 21 gennaio 2015
Michele GiorgioGERUSALEMME
Nadim Nashef punta l’indice contro la brutalità della polizia. «Siamo di fronte ad omicidi continui, gli agenti non ci pensano due volte ad aprire il fuoco contro di noi. Le nostre vite non contano nulla, anche se siamo cittadini israeliani. E con una campagna elettorale che punta sulla sicurezza, per la polizia sparare è ancora più semplice», spiega con amarezza Nashef, direttore della ong palestinese “Baladna” di Haifa. Parole che descrivono la rabbia e la frustrazione crescenti tra i palestinesi di Israele (20% della popolazione) che si sentono sempre più cittadini di serie B sotto l’urto dell’offensiva della destra israeliana...