Cultura
La «radiodatazione» e l’età degli organismi
Intervista Parla la scienziata Sahra Talamo, che sabato sarà ospite al CicapFest di Padova. «Nello studio della preistoria la tecnologia è sempre più importante e all’avanguardia. Senza le conoscenze degli storici, però, non si fanno progressi»
Museo dei Neandertal a Mettmann, in Germania
Intervista Parla la scienziata Sahra Talamo, che sabato sarà ospite al CicapFest di Padova. «Nello studio della preistoria la tecnologia è sempre più importante e all’avanguardia. Senza le conoscenze degli storici, però, non si fanno progressi»
Pubblicato circa un mese faEdizione del 11 ottobre 2024
Sahra Talamo, professoressa ordinaria all’università di Bologna, sfrutta la fisica e la chimica per studiare la preistoria. È un’esperta di «radiodatazione», l’ingegnosa tecnica con cui riusciamo a risalire all’epoca in cui sono vissuti gli organismi che oggi rinveniamo fossili. Si basa sull’instabilità del carbonio 14 o «radiocarbonio», una forma instabile del carbonio i cui atomi si trasformano in azoto a un ritmo lento ma costante. Ogni organismo lo assorbe dall’atmosfera respirando e ne contiene una quantità fissa. Dopo la morte questo processo si arresta e il carbonio 14 gradualmente svanisce: dalla quantità di radiocarbonio residua in un fossile possiamo dunque...