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La ragazza di Catania che piange un po’, lasciando Milano
Habemus Corpus Quando la cameriera ci porta al tavolo il caffè, non riesco a tacere, io riesco raramente a tacere, e le dico che è molto bello ciò che le è successo
Dettaglio di copertina da «She works hard for the money», Donna Summer, 1983
Habemus Corpus Quando la cameriera ci porta al tavolo il caffè, non riesco a tacere, io riesco raramente a tacere, e le dico che è molto bello ciò che le è successo
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 14 giugno 2022
La scena è insolita, soprattutto per un bar di Milano. Nel centro del locale c’è una ragazza, una delle cameriere, che saluta una signora non giovane. Si guardano negli occhi, si dicono frasi gentili, si abbracciano e, quando la signora se ne va, la cameriera non riesce a trattenere l’emozione e comincia a piangere. È un pianto sommesso che lei cerca di smorzare ricacciando le lacrime, asciugandosi gli occhi. Chiede scusa, la ragazza, respira, ma la commozione è più forte della volontà e lei, per pudore, va nel retro a ricomporsi. Un cliente le dice «Ma non devi scusarti di...