ExtraTerrestre
La rapina dei mari sta toccando il fondo
È il cosiddetto «deep sea mining», l’estrattivismo minerario in mare profondo, sulle cui sorti il 15 luglio decide in Jamaica l’International Seabed Authority
Kingston, Giamaica Un’azione di Greenpeace contro le miniere in fondo agli oceani
È il cosiddetto «deep sea mining», l’estrattivismo minerario in mare profondo, sulle cui sorti il 15 luglio decide in Jamaica l’International Seabed Authority
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 11 luglio 2024
Una novella corsa all’oro che è una vera e propria discesa negli abissi. Perché rischia di alterare precari equilibri sedimentati in milioni di anni, in nome di una presunta penuria di materie prime critiche per la transizione ecologica e digitale divenuta quanto mai urgente. È il cosiddetto deep sea mining, l’estrattivismo minerario in mare profondo, sulle cui sorti torna a decidere dal 15 luglio in Giamaica l’International Seabed Authority (Isa), l’ente intergovernativo chiamato a regolamentare queste attività nei fondali oceanici. Un round di negoziati che, per la prima volta dopo decenni di discussioni e un parziale stop all’avvio del deep...