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La redistribuzione e i fantasmi della politica
Patrimoniale Alla base del rifiuto generalizzato di giornali e politica di sposare la tassa sui patrimoni c’è anche l’idea che non sia giusto che l’individuo si faccia carico dei problemi della collettività
Mario Draghi – LaPresse
Patrimoniale Alla base del rifiuto generalizzato di giornali e politica di sposare la tassa sui patrimoni c’è anche l’idea che non sia giusto che l’individuo si faccia carico dei problemi della collettività
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 30 maggio 2021
La proposta di patrimoniale avanzata da Sinistra italiana aveva avuto il merito di riaprire un fugace dibattito, subito travolto dalla crisi di governo. Ora Enrico Letta ha ripreso il discorso, sebbene in una chiave più attenuata: circoscritta, cioè, alla tassa di successione, per ricchezze grandi dieci volte quelle pensate da Fratoianni (5.000.000 vs 500.000 euro) e mirata ai giovani, categoria che anche l’immaginario neo-liberale vede vittima delle precedenti generazioni. Considerate garantite e privilegiate. Eppure la proposta ha ricevuto una nuova salva di no, compreso quello del premier Draghi e un entusiasmo non certo unanime nello stesso Partito democratico. Draghi dice...