Europa
«La religione islamica viene strumentalizzata come vettore di ideologie politiche»
Mansur Ata «Finora in Spagna non ci sono state derive razziste nella società civile o tra le forze politiche», intervista al vicepresidente della comunità islamica Ahmadìa di Cordoba
La moschea di Cordoba
Mansur Ata «Finora in Spagna non ci sono state derive razziste nella società civile o tra le forze politiche», intervista al vicepresidente della comunità islamica Ahmadìa di Cordoba
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 19 agosto 2017
Giuseppe GrossoMADRID
«Lo scriva ben chiaro, per favore: l’Islam non ha nulla a che vedere con la violenza, basta leggere il Corano. Chiunque semini morte non può dirsi musulmano». A parlare è Mansur Ata, vicepresidente della comunità islamica Ahmadía, con sede a Cordoba e rappresentanza in vari paesi e in tutto il territorio spagnolo, dove è presente dal 1946. Più di settant’anni, molti dei quali in clandestinità, di attivismo religioso e sociale, nel seno di una società con vincoli culturali e storici con il mondo musulmano unici in Europa. È più facile essere musulmani in Spagna? Finora lo è stato. La società...