Internazionale
La rentrée del Mali
Islam e società Con le ferite della guerra ancora aperte, gli intellettuali del paese africano s’interrogano su come reagire all’invadenza delle pratiche magico-religiose nella sfera politica
Di fronte alla moschea Djinguereber di Timbuctu – Reuters
Islam e società Con le ferite della guerra ancora aperte, gli intellettuali del paese africano s’interrogano su come reagire all’invadenza delle pratiche magico-religiose nella sfera politica
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 19 aprile 2014
Elisa PelizzariBAMAKO
Svolta politica importante, in Mali: dopo le dimissioni del premier Oumar Tatam Ly in carica da pochi mesi, è il trentanovenne Moussa Mara – ex sindaco di una delle circoscrizioni di Bamako, campione della lotta alla corruzione e famoso per il suo dinamismo – ad assumere la guida del nuovo governo che si è insediato lo scorso 11 aprile. Si apre così una fase inedita, rispetto agli eventi di un paio di anni fa, quando la regione dell’Azawad è sconvolta da velleità indipendentiste-jihadiste e nella capitale ha successo il golpe del capitano Amadou Haya Sanogo contro Amadou Toumani Touré, presidente...