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La Resistenza in Myanmar, parla un guerrigliero
Intervista L'esperienza di un combattente contro le forze del regime militare, in un paese che conta ben 135 gruppi etnici ufficialmente riconosciuti, e altrettanti non riconosciuti, tra cui i Rohingya e altre popolazioni di origini indiane e cinese
Intervista L'esperienza di un combattente contro le forze del regime militare, in un paese che conta ben 135 gruppi etnici ufficialmente riconosciuti, e altrettanti non riconosciuti, tra cui i Rohingya e altre popolazioni di origini indiane e cinese
Pubblicato più di un anno faEdizione del 6 maggio 2023
In Myanmar la resistenza dei gruppi armati contro le forze del regime, che contano 200.000 soldati, si inasprisce sempre più. Secondo Ko Zin, guerrigliero di 29 anni, mentre le milizie e la resistenza crescono, il Tatmadaw (esercito birmano) risponde con persecuzioni, intimidazioni, attacchi non solo contro le EAOs (Ethnic armed organisations), ma anche contro i civili. Torture, esecuzioni, detenzioni extragiudiziali e arbitrarie contro la popolazione ormai non si contano più. I militari posizionano nei campi e nei villaggi mine antiuomo, fanno raid aerei, attacchi di artiglieria e di mortaio verso abitazioni, scuole, chiese e monasteri. Sono 150.000, dati di Amnesty...