Politica

La retata di «Oro pro nobis» per il crack della Divina Provvidenza

La retata di «Oro pro nobis» per il crack della Divina ProvvidenzaIl senatore Azzolini – Lapresse

Puglia Agli arresti anche due suore. L’accusa: bancarotta e associazione a delinquere. Distratti 500 milioni dall'ente ecclesiastico

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 11 giugno 2015
Un crack finanziario da 500 milioni di euro, dieci arresti tra cui la richiesta di domiciliari per il senatore e sindaco di Molfetta Antonio Azzollini (Ncd) nonché presidente della commissione Bilancio del Senato e due suore (suor Marcella Cesa e suor Assunta Pulzello), un lungo elenco di indagati tra cui il deputato Raffaele Di Gioia (Psi – Gruppo misto). Questo il risultato dell’inchiesta «Oro pro nobis» condotta dal 2012 dai militari della Guardia di Finanza di Bari e coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, sulle vicende riguardanti l’ente ecclesiastico ‘Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza’. Diversi i reati contestati...

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