Cultura
La Rete conquistata a colpi di cinguettii
Codici aperti La storia di Twitter diventa l’epopea di giovani diventati miliardari in pochi anni grazie al loro talento. Ma come in ogni apologia che si rispetti lo studioso e blogger Nick Bilton rimuove, in un saggio da poco pubblicato da Mondadori, il lato oscuro di una realtà fatta di sfruttamento ed appropriazione privata di contenuti prodotti collettivamente
Codici aperti La storia di Twitter diventa l’epopea di giovani diventati miliardari in pochi anni grazie al loro talento. Ma come in ogni apologia che si rispetti lo studioso e blogger Nick Bilton rimuove, in un saggio da poco pubblicato da Mondadori, il lato oscuro di una realtà fatta di sfruttamento ed appropriazione privata di contenuti prodotti collettivamente
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 19 marzo 2014
Tutto ha inizio quando il clima un plumbeo seguito al crollo del Nasdaq del 2001 comincia a diradarsi. In Rete c’è una società, Google, che fa parlare molto di sé. Fornisce un motore di ricerca che aiuta navigare in Internet. Fa molti profitti, vendendo a milioni di piccoli inserzionisti spazi pubblicitari a pochi centesimi di dollaro. I suoi fondatori, Larry Page e Sergeij Brin, sostengono che mai e poi mai faranno come la Microsoft, ormai sorvegliata speciale da giudici e dal dipartimento della giustizia statunitense che l’accusano di pratiche monopoliste. Google fornisce i suoi servizi gratuitamente, usa programmi informatici open...