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La retorica carceraria del governo e i «vitelli da abbattere»

La retorica carceraria del governo e i «vitelli da abbattere»

Santa Maria Capua Vetere Le accuse sono di tortura, lesioni, abuso di autorità, falso in atto pubblico e cooperazione nell'omicidio colposo del detenuto algerino Lakimi Hamine. L’udienza preliminare a tappe è cominciata a dicembre, proseguita l’altro ieri e rimandata al 25 gennaio. Ma la domanda che mi faccio non è se avremo giustizia. Mi chiedo se i macellai che vanno ad abbattere i vitelli sono mele marce o un esercito che combatte in prima linea

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 13 gennaio 2022
Vorrei parlare delle immagini televisive di Draghi e Cartabia che arrivano nel carcere di Santa Maria Capua Vetere a riportare ordine e democrazia nell’ennesima macelleria messicana. La repressione violenta dei secondini risale all’aprile del 2020, ma le immagini riprese dalle telecamere interne cominciano a circolare molti mesi dopo. Lo scandalo finisce in tv, sui giornali, fluisce nei social. Così mi viene in mente un articolo scritto da Pier Paolo Pasolini sessant’anni fa dopo la strage di Reggio Emilia. Il 7 luglio del ’60 le forze dell’ordine ammazzano 5 manifestanti. C’è una registrazione fatta quel giorno. Si sentono i lacrimogeni e...

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