Internazionale

La retromarcia a metà del Cairo

La retromarcia a metà del Cairo – Reuters

Giulio Regeni Ministri di Interni e Esteri: «L'inchiesta non è chiusa, le indagini proseguono». L'Egitto millanta di non aver mai accusato la banda criminale per salvare i rapporti con l'Italia. Che al di là delle parole non minaccia concretamente l'alleato

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 29 marzo 2016
Sul caso Regeni l’ondata di critiche piovuta sulle menzogne del Cairo ha smosso i vertici del paese: nel fine settimana è giunta una parziale retromarcia in merito alla palese montatura della banda criminale sgominata nella capitale. Il primo a parlare era stato il ministro degli Esteri, Samer Shoukry: «L’identificazione e l’incriminazione dei responsabili dissiperà le nuvole – ha detto domenica in un’intervista al quotidiano Al-Youm – Proverà che la giustizia egiziana funziona. [L’Egitto] lavora con trasparenza e vuole collaborare con l’Italia, non abbiamo interesse a che gli italiani abbiano dubbi». A ruota segue il dicastero che più di tutti è...

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