Visioni
La ribellione di Hana
Berlinale La «Vergine giurata» di Laura Bispuri - unico film italiano in gara - è una figura reale; donne che in Albania per sfuggire a matrimoni combinati scelgono di «diventare» maschi
Alba Rohrwacher
Berlinale La «Vergine giurata» di Laura Bispuri - unico film italiano in gara - è una figura reale; donne che in Albania per sfuggire a matrimoni combinati scelgono di «diventare» maschi
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 13 febbraio 2015
Cristina PiccinoBERLINO
Se si digita in rete «vergine giurata» il motore di ricerca rimanda al libro di Elvira Doles (Vergine giurata, Feltrinelli) a cui si ispira (anche se con molte variazioni) la sceneggiatura scritta da Laura Bispuri insieme a Francesca Manieri del suo lungometraggio d’esordio – dopo il premiatissimo corto (David di Donatello ecc) Passing Time (2010). Eppure quella della vergine giurata è una figura reale, sono donne che nelle comunità più tradizionaliste dell’Albania per sottrarsi al destino di moglie e di serve dei matrimoni combinati scelgono di «diventare» maschi. Per questo, come stabilisce il codice arcaico del Kanun, devono fare giuramento...