Cultura

La ricerca del sublime sacrificata nei templi del tempo libero

La ricerca del sublime  sacrificata nei templi del tempo liberoMastio della Cittadella, opera d'arte nella Biennale Italia – La Presse

Saggi Una stratificata analisi dell’«era del turismo». «Il selfie del mondo» di Marco d’Eramo per Feltrinelli

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 29 aprile 2017
Il filosofo Immanuel Kant è stato il primo a teorizzare, nella Critica del Giudizio, la figura del turista come un soggetto che si muove per il mondo alla ricerca di esperienze estetiche gratificanti. Alla ricerca cioè di mete di visita che sono in grado di assumere ai suoi occhi un carattere sublime. Non sono però sublimi in assoluto, ma lo diventano per un turista che li vive come inferiori rispetto a sé. Che trova dunque in tal modo una conferma della sua superiorità nei confronti della natura, ma anche di chi la abita, ovvero gli abitanti di un determinato luogo...

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