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La rifondazione dell’economia secondo la «lectio» di Ciocca
Economia L’ex vicedirettore della Banca d’Italia offre le sue riflessioni sul ruolo dello Stato e delle imprese. Ma per cambiare e innovare, dal quadro manca il lavoro
Economia L’ex vicedirettore della Banca d’Italia offre le sue riflessioni sul ruolo dello Stato e delle imprese. Ma per cambiare e innovare, dal quadro manca il lavoro
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 13 aprile 2019
Non è stato davvero tenero verso il governo italiano e la governance europea, Pierluigi Ciocca, che ieri ha tenuto una lectio brevis all’Accademia dei Lincei. Dal titolo già esplicito, “Una economia da rifondare”, sul carattere programmatico della sua conferenza. L’ex vicedirettore generale di Bankitalia, ha fatto seguire alla pars destruens, dove ha dipinto con spietate pennellate lo stato della nostra economia e le relative responsabilità, una pars construens in sette punti che, configurando un vaste programme – la citazione di De Gaulle non poteva mancare –, “si devono pretendere da chi governerà l’Italia e da un’Europa meno teutonica, meno ordoliberale”....