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La riforma di Draghi per l’efficienza economica non per la giustizia fiscale
La riforma di Draghi Due gli scontri «di classe» in atto: sul catasto e quindi sulla tassazione dei patrimoni immobiliari, e l’altro sull’Irpef, cioè sulla tassazione dei redditi da lavoro
La riforma di Draghi Due gli scontri «di classe» in atto: sul catasto e quindi sulla tassazione dei patrimoni immobiliari, e l’altro sull’Irpef, cioè sulla tassazione dei redditi da lavoro
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 7 ottobre 2021
Nei commenti del dopo voto la domanda ricorrente era se l’esito della consultazione elettorale amministrativa poteva o no rafforzare il governo. E Draghi, tralasciando i pareri dei commentatori si è detto convinto che l’esito del voto l’avrebbe rafforzato. Al punto da stringere i tempi sull’agenda di governo. È bastata la prima prova per capire che le cose erano più complesse. La sconfitta di Salvini, in termini di sindaci e consiglieri non eletti – ma non di voti assoluti, almeno nelle dieci maggiori città – ha provocato una brusca fibrillazione all’interno della maggioranza. NON ERA DIFFICILE prevederlo. Non solo perché, come...