Politica

La riforma non piace, va avanti

Senato Forza Italia preferisce l’elezione diretta, Boschi richiama al patto. Il Pd non crede più al sì entro maggio. La presidente della pima commissione vuole sostituire i sindacati ai costituzionalisti, per ascoltarli a giochi fatti

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 24 aprile 2014
Studiata come argomento da campagna elettorale, la riforma costituzionale a firma Renzi-Boschi è ormai chiaramente e per tutti fuori dalla portata del senato entro il 25 maggio. Lo è per ragioni oggettive – è il primo esame di una riforma di grande impatto sulla Costituzione – e per circostanze politiche, non avendo al momento la proposta del governo (quella cioè di eliminare l’elezione diretta dei senatori) la maggioranza in senato. La promessa renziana di approvare in prima lettura la riforma per il voto europeo deve quindi adattarsi: «Entro maggio risolveremo politicamente la questione», dice adesso il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini....

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