Politica

La riforma Rai si tinge sempre più di azzurro

Servizio pubblico Torna il 'presidente di garanzia', stempera i poter dell’amministratore delegato, meno poteri al «capo azienda» voluto da Renzi, rafforzato il consiglio d’amministrazione. Accolti gli emendamenti forzisti, in vista di un aiuto sulle riforme costituzionali

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 9 luglio 2015
Chi si rivede, il «presidente di garanzia». La commissione lavori pubblici del senato, dove è in discussione la riforma Rai, approva l’emendamento firmato da Maurizio Gasparri in base al quale la nomina del presidente della tv pubblica dovrà essere ratificata dai due terzi della commissione parlamentare di vigilanza. Come avviene nella attuale legge, che porta la firma proprio di Gasparri. Altro subemendamento approvato ieri, sempre firmato Gasparri, stempera i poter dell’amministratore delegato, il «capo azienda» voluto da Renzi, rafforzando quelli del consiglio d’amministrazione, sulle nomine dei direttori. In base a un emendamento dei relatori, sulla scelta dei dirigenti apicali –...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi