La riforma: stato minimo e un capo assoluto, ma impotente
Un'opera di Innocente Giotto
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La riforma: stato minimo e un capo assoluto, ma impotente

Premierato Il presidente del Consiglio concentrerebbe una quota di autorità statale con l’unico precedente di Mussolini, ma che adesso sarebbe sostanzialmente depotenziata e impoverita
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 28 dicembre 2023
Quattro articoli bastano alla destra per scempiare l’impianto normativo della Costituzione. Tema fondamentale è l’elezione diretta del presidente del Consiglio, insieme alla sua stabilizzazione nella carica, istituendo un vincolo ferreo con la sua maggioranza. La quale, andrebbe formata prevedendo – già in Costituzione – un sostanzioso premio di maggioranza al candidato e alla lista primi arrivati alle elezioni. Tanto, secondo la relazione che accompagna il disegno di legge, per ovviare alla «mancanza di stabilità e di coesione delle compagini governative e del continuum che lega maggioranza parlamentare ed esecutivo». Gli specialisti hanno ampiamente illustrato le sgrammaticature del disegno: democratiche e...

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