Alias Domenica
La Rinascente, utopia merceologica
Due mostre dedicate a La Rinascente, una al m.a.x. di Chiasso, l'altra al Palazzo Reale di Milano La storia del magazzino battezzato da D’Annunzio nel 1921, che fino agli anni ottanta è stato all’avanguardia nel fare del prodotto un luogo dell’immaginario: da Dudovich ad Albini, da Max Huber a Albe Steiner
Salvatore Gregorietti (grafica), Oliviero Toscani (fotografia), La Rinascente, «Moda», manifesto, 1966, offset, studio Toscani
Due mostre dedicate a La Rinascente, una al m.a.x. di Chiasso, l'altra al Palazzo Reale di Milano La storia del magazzino battezzato da D’Annunzio nel 1921, che fino agli anni ottanta è stato all’avanguardia nel fare del prodotto un luogo dell’immaginario: da Dudovich ad Albini, da Max Huber a Albe Steiner
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 16 luglio 2017
Maurizio GiufrèCHIASSO
Se mai un giorno Milano dovesse avere il museo del design italiano del quale si parla invano dalla fine degli anni quaranta – o meglio se ne parlava prima che vi supplissero quello della Triennale e il Salone del Mobile – una sala sarebbe giusto dedicarla alla storia de La Rinascente. La prova sono due mostre che ne celebrano il centenario della nascita: l’una al m.a.x. museo di Chiasso (La Rinascente. 100 anni di creatività d’impresa attraverso la grafica), l’altra al Palazzo Reale di Milano (LR100 Rinascente Stories of Innovation). La prima racconta, con il consueto rigore curatoriale del museo,...