Cultura
La ripresa dei poveristi
Artefiera Il mercato contemporaneo aggira la crisi e la kermesse si chiude un volume di affari per 35 milioni. Amatissimi gli artisti degli anni Sessanta e gli optical, mentre la fotografia conquista il campo per «statuto»
Lo stand di una galleria di Mosca ad Artefiera 2014
Artefiera Il mercato contemporaneo aggira la crisi e la kermesse si chiude un volume di affari per 35 milioni. Amatissimi gli artisti degli anni Sessanta e gli optical, mentre la fotografia conquista il campo per «statuto»
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 29 gennaio 2014
Quasi cinquantamila visitatori, con un incremento del 15% rispetto all’anno scorso, diverse new entry seguite però dalla persistenza di alcune defezioni che scottano (soprattutto, il giro delle gallerie che contano milanesi cui si possono aggiungere assenze come quelle di Alfonso Artiaco di Napoli, Persano e Tucci Russo per Torino) e un giro di affari che si è aggirato intorno ai trentacinque milioni di euro. Nonostante sia stretta nella morsa del proliferare di altri appuntamenti – in Italia Artissima e Miart, all’estero una infinità, con mète che stanno per diventare «classiche» come Singapore – Artefiera 2014 chiude tracciando con un bilancio...