Disegno di Luisa Gardini per Eurydice di H.D., poesia tratta da The God (1913-1917)
Alias Domenica
La riservata ravennate dell’informe
Artisti in atelier Luisa Gardini giunse a Roma alla fine degli anni Cinquanta: allieva di Scialoja e amica di Twombly, la sua ricerca si muove nel segno di una gestualità libera e «appoggiata», e del frammento. La caotica libertà del suo covo nel centro di Roma: «Lavoro attraverso l’accumulo della materia, e alla sua distruzione... Succede quel che succede...»
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 19 febbraio 2023
«Si comincia con le dita nella sabbia, quando si è piccoli». Così, durante una recente intervista tenutasi alla Triennale di Milano, Luisa Gardini ha risposto a chi le chiedeva di tornare con la memoria all’inizio della sua carriera d’artista. Per chi conosce il suo lavoro, l’immagine che ha scelto della mano che traccia segni e linee nello spazio libero del bagnasciuga, prima ancora di accennare all’uso della matita sul foglio di carta e del pennello sulla tela, appare un’illuminante sintesi del modo in cui intende l’arte e la sua personale ricerca: come un processo innato e naturale, fondato sulla relazione...