Visioni
La rivoluzione di Farah
Cinema La presa di coscienza di una generazione alla vigilia del conflitto a Tunisi, raccontata dalla regista Leyla Bouzid in «A peine j’ouvre mes yeux» presentato al FIFI, Festival du Film indépendant
una scena dal film
Cinema La presa di coscienza di una generazione alla vigilia del conflitto a Tunisi, raccontata dalla regista Leyla Bouzid in «A peine j’ouvre mes yeux» presentato al FIFI, Festival du Film indépendant
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 13 ottobre 2015
Cecilia ErminiBORDEAUX
Celebrare la resistenza attraverso il cinema, evocando lo spettro più ampio delle sue sfaccettature, sembra fin da subito la missione di un giovane festival, il FIFIB ovvero Festival international du film indépendant de Bordeaux che, fin dalla sua prima edizione nel 2011, sceglie con cura film lontani dai labirinti dell’industria, abitati da eroi quotidiani e combattenti nati, allergici alle regole della società. In questa galassia fatta di androidi, fantasmi, bambini e pecore elettriche, sono le donne, le eroine della grande Storia o delle piccole vite, a brillare di luce propria: da Les filles au Moyen Age di Hubert Veil, gioiosa,...