Cultura

La rivoluzione fatta a maglia

La rivoluzione fatta a magliaMagda Sayeg, bus ricoperto con la pratica del yarn bombing , Mexico City

Urban knitting Storia di collettivi e pioniere di un attivismo radicale che finisce «ai ferri corti» col sistema politico e sociale. Il famoso Toro di Wall Street è coperto di filato di lana e dedicato a tutti i poveri di New York City. Con i pattern tessili che invadono le città si combatte contro nucleare, petrolio, stereotipi razzisti e sessisti

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 20 giugno 2020
L’interesse che da qualche tempo torna a suscitare il lavoro a maglia sta in quel certo modo di stare al mondo che affiora dietro la trama dove ogni filo si intreccia con l’altro. Una filosofia di vita con un proprio codice, che ricuce personale e politico, sentimentale e universale, rappresentando la metafora perfetta che rimanda all’ordito ancestrale reticolare, dove siamo tutti legati tutti a doppio filo con la natura e tutte le specie tra loro. FARE LA MAGLIA da secoli aggrega, aiuta ad affrontare le vicissitudini, stimola i neuroni perché parla un linguaggio universale dove si snoda, inoltre, il filo...

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