Rubriche

La Roma di Pino Santarelli

Divano La città vissuta, tra gli anni del secondo dopoguerra e gli Ottanta del Novecento, da una angolatura che declina la misura personale o privata in una proporzione pubblica o politica

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 1 marzo 2019
C’è un aspetto molto particolare che caratterizza il racconto della sua vita di dirigente politico che Pino Santarelli ha affidato alle pagine di Rosso è il cammino. Un’autobiografia militante (Bordeaux, con una Prefazione di Alessandro Portelli e una Introduzione di Simone Oggionni). Lo rileva opportunamente Portelli nella Prefazione. È un tratto che trascorre continuo, presente sempre nel corso della narrazione. Risulta immediatamente e poi, a lettura ultimata, resta un motivo costante, che si deposita in primo piano nella memoria del lettore come un elemento qualificante del libro. Esso conferisce un andamento speciale al succedersi dei fatti e delle considerazioni (che...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi