Internazionale
La rotta degli schiavi di tutti i tempi
La storia Viaggio a Feira, sul corso del fiume Zambezi, dove i portoghesi installarono uno dei mercati di esseri umani più fiorenti d’Africa. Per ricordare ciò che è stato e che potrebbe ancora essere
L'antico baobab degli schiavi a Feira (Zambia) – Fabrizio Floris
La storia Viaggio a Feira, sul corso del fiume Zambezi, dove i portoghesi installarono uno dei mercati di esseri umani più fiorenti d’Africa. Per ricordare ciò che è stato e che potrebbe ancora essere
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 7 marzo 2019
Al vederlo è un albero, un grande baobab adagiato lungo la riva del fiume, un semplice albero, eppure è un sito storico perché ai piedi di questo albero venivano assiepate le persone destinate a diventare schiave. Si trova nella punta di un triangolo che incrocia tre paesi: Zimbabwe, Mozambico e Zambia, chiamato con l’acronimo «Zimoza». NELLA CONFLUENZA sorge la piccola cittadina di Feira, mercato all’aperto in portoghese, che risale al XVI secolo quando i commercianti portoghesi usavano questa cittadina portuale sul fiume Zambesi come mercato per schiavi, oro e avorio: tesori che secondo molti sono ancora sepolti in qualche grotta...