Visioni
La Scala dei balletti russi
Danza Fino al 1 marzo la «Serata Stravinskij», diretta da Zubin Mehta. con due titoli storici in programma: «Petruska» e «Le Sacre du Printemps»
due immagini da Serata Stravinskij, Le Sacre du Printemps sotto Petruska – foto di Glen Tetley
Danza Fino al 1 marzo la «Serata Stravinskij», diretta da Zubin Mehta. con due titoli storici in programma: «Petruska» e «Le Sacre du Printemps»
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 25 febbraio 2017
Francesca PedroniMILANO
Epoca d’oro quella dei Balletti Russi di Sergej Diaghilev, approdati a Parigi nel 1909 con i migliori danzatori, coreografi, scenografi e pittori russi del momento: uno per tutti Vaslav Nijinskij, ballerino di origini polacche, cresciuto al Teatro Marinskij di San Pietroburgo. Quando arrivò a Parigi era uno sconosciuto, dopo due settimane era diventato una celebrità. Diaghilev, da parte sua, era un impresario che sapeva come muoversi nel mondo del teatro e delle mostre d’arti, aveva un fiuto straordinario per il talento, tra i suoi collaboratori ebbe artisti come Igor Stravinskij, Anna Pavlova, Jean Cocteau, Mikhail Fokin, George Balanchine, Pablo Picasso…...