Cultura
«La scelta di Edith», la guarigione dopo Auschwitz
SCAFFALE La storia di una psicologa sopravvissuta ai lager che racconta la propria esperienza traumatica ma aperta alla resilienza
Pablo Gargallo
SCAFFALE La storia di una psicologa sopravvissuta ai lager che racconta la propria esperienza traumatica ma aperta alla resilienza
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 18 ottobre 2017
Edith Eva Eger aveva 17 anni quando è stata catturata dai nazisti insieme alla sua famiglia e agli altri ebrei della sua città nella primavera del ’44. Ora un libro – La scelta di Edith (Il Corbaccio, pp. 351, euro 18,60) – ne racconta la storia dall’infanzia ad oggi. La vita l’ha condotta da Kosice in Cecoslovacchia, ad Auschwitz, a Mauthausen, poi la «marcia della morte» da Mauthausen a Gunchenskir e, dopo la liberazione, di nuovo in Cecoslovacchia, in Ungheria, in Austria, per approdare in varie città degli Stati Uniti e fermarsi, a oltre 90 anni, a La Jolla, in...