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La scelta di Kathy, «un regalo speciale»

La scelta di Kathy,  «un regalo speciale»

Intervista Le ragioni che hanno spinto una donna americana a decidere di partorire una bimba per una coppia che non può avere figli

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 31 gennaio 2016
C’è un fantasma che ieri si aggirava per il Circo Massimo. È lo spauracchio che brandiscono le famiglie «canoniche», la minaccia che mina i pilastri della società italica maschia, ordinata ed eterosessuale. È il male assoluto che temono uomini e donne di destra e di sinistra, eterosessuali e anche molti e molte omosessuali. Ha la faccia di Kathy, trentanovenne statunitense, acconciatrice ed estetista, due figlie di 9 e 6 anni, un marito italiano. E un sorriso bellissimo. Lei ha scelto di essere una gestante per altri, una madre surrogata. Le tre parole che secondo lei definiscono le persone che decidono...

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