Alias Domenica
La scena borghese dei sentimenti sotto la Madunina
A Novara, Castello Sforzesco L’immaginario della città ambrosiana dal Romanticismo alla Scapigliatura: vedute e interni, le passioni risorgimentali si alterano in ricostruzioni meticolose e morbide pennellate
Francesco Hayez, «Imelda de Lambertazzi», 1853, collezione privata
A Novara, Castello Sforzesco L’immaginario della città ambrosiana dal Romanticismo alla Scapigliatura: vedute e interni, le passioni risorgimentali si alterano in ricostruzioni meticolose e morbide pennellate
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 11 dicembre 2022
Giorgio VillaniNOVARA
Al Castello Sforzesco di Novara, ora è un anno, venne mostrato il mito d’una città, la Serenissima, nel florilegio dei più bei pittori che l’avevano ritratta. Erano vedute d’ampi canali di campagna, di specchi d’acqua e di luminarie al cui limpido fuoco si struggevano gli ultimi avanzi del colorismo veneto: talora si vedevano piazze trabocchevoli di un popolino minuto, che, sparpagliato nel ciangottio dei mercati, sfogava in perpetuo quella sua natura ciarliera e industriosa, talaltra erano variopinti cortei e processioni sacre coi bucintori pavesati a festa, o ancora figure di donne in tacita devozione. Tanto diverso fu, invece, l’immaginario che...