Visioni
La schiavitù per un pugno di dollari
Cinema «The Storm Makers», in gara al Festival africano di Milano. Prodotto da Rithy Pahn, dà voce alle ragazze vendute tra Cambogia, Malesia, Thailandia
una scena di «The Storm Makers»
Cinema «The Storm Makers», in gara al Festival africano di Milano. Prodotto da Rithy Pahn, dà voce alle ragazze vendute tra Cambogia, Malesia, Thailandia
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 maggio 2015
Cominciamo da Expo, e non è un’ossessione. Perché il Festival del cinema africano d’Asia e America latina (a Milano fino al 10 maggio, dirigono Annamaria Gallone e Alessandra Speciale) che in Italia è stato tra i primi a portare il cinema africano e a farlo circolare venticinque anni fa, da Expo ha rischiato di essere travolto. Forse anche perché il rapporto tra la retorica del «nutriamo il pianeta» e l’Africa deve continuare a essere bimbi affamati con gli occhi sporgenti, pietismo (a nostro vantaggio) prima che lucida visione politica. Difatti tutti quelli che (artisti, intellettuali, politici) hanno provato a ribaltare...