Cultura

La scienziata che mappa le stelle

La scienziata che mappa le stelle

Intervista Parla l'astrofisica Daria Guidetti, che sarà sabato prossimo ospite al festival BergamoScienza. «Ci sono più ragazze nelle facoltà di biologia e medicina che a fisica o matematica. Anche qui, si sconta un fattore culturale. Secondo lo stereotipo dominante, le donne prediligono il lavoro di cura. Perciò si preparano studiando l’ambiente naturale e le malattie»

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 11 ottobre 2018
Dopo cinquantacinque anni una donna ha finalmente vinto il premio Nobel per la fisica. Ma per qualcuno la scienza è tuttora un lavoro per soli uomini. Sembrano discorsi di epoche ormai superate e invece tengono impegnati (su fronti opposti) anche ricercatrici e ricercatori, in teoria la parte più evoluta dell’umanità. Daria Guidetti, ad esempio, è tra coloro che cerca di superare lo stereotipo per cui le donne non sono nate per la fisica. È una ricercatrice a tempo determinato dell’Istituto nazionale di astrofisica, dove si occupa di osservare e mappare stelle e galassie. Al lavoro di ricerca affianca l’attività di...

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