Cultura
La scoperta di «amare tutto» ma non troppo
Narrativa Nel suo ultimo romanzo, «Amare tutto», uscito per i tipi di Einaudi Stile Libero, Letizia Pezzali riesce in un’impresa ambiziosa: far cadere la maschera della borghesia. E lo fa usando il grimaldello della lingua
"Selfie" di Aneta Grzeszykowska
Narrativa Nel suo ultimo romanzo, «Amare tutto», uscito per i tipi di Einaudi Stile Libero, Letizia Pezzali riesce in un’impresa ambiziosa: far cadere la maschera della borghesia. E lo fa usando il grimaldello della lingua
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 20 febbraio 2021
Nella storia della letteratura di viaggio i vagabondi sono sempre stati descritti come forieri di sfortune, persone non gradite, poco più che bestie di cui diffidare. Accadeva perché non indossavano una maschera. Che cosa si intendeva per maschera? La somma delle norme etico-sociali che costituivano il legame evidente dell’individuo con la sua società, la sua appartenenza a un gruppo etnico. La maschera rendeva un soggetto immediatamente riconoscibile, di conseguenza affidabile, di conseguenza accettabile. Il forestiero, al contrario, risultava privo di maschere, dunque sfuggente, dunque pericoloso. Nessuno sa cosa aspettarsi da uno straniero, non vive secondo le nostre regole, e non...