Alias Domenica
La scultura di Consagra, uno scheletro avvolto di emozioni
Pietro Consagra, il centenario della nascita Lo scultore vedeva la luce il 4 ottobre 1920 a Mazara del Vallo: la sua ricerca espressiva, centrata sulla frontalità e sul «colloquio», è stata radicale e drammatica. Gli elementi plastici intesi come una sintesi formale delle azioni dell’uomo, del gran corpo del mondo
Pietro Consagra, "Stella d’ingresso al Belice" o "Porta del Belice", acciaio inox, eretta nel 1981 sulla strada che conduce a Gibellina Nuova
Pietro Consagra, il centenario della nascita Lo scultore vedeva la luce il 4 ottobre 1920 a Mazara del Vallo: la sua ricerca espressiva, centrata sulla frontalità e sul «colloquio», è stata radicale e drammatica. Gli elementi plastici intesi come una sintesi formale delle azioni dell’uomo, del gran corpo del mondo
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 4 ottobre 2020
Nel 1983, in Giornale di manovra, uno dei tanti libretti che hanno costellato la sua lunga attività e sono stati utili per commentare, chiarire e teorizzare il suo lavoro e quello di altri artisti di tutti i tempi, Pietro Consagra affermava, senza falsa modestia: «Sono sicurissimo di essere il più bravo scultore. Il più bravo degli italiani, degli europei e non parliamo poi degli americani che sanno cosa sia la scultura solo per sentito dire. Sono più bravo e lo sento come Leonardo lo sentiva di se stesso. Voglio dire che sono il più bravo dei miei contemporanei, che non...