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La secessione leghista (e sudista) ci avvicina al caso cecoslovacco

Regionalismo differenziato Al progetto di autonomia per Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si aggiunge ora l'annuncio del sindaco di Napoli de Magistris che entro l’anno ci sarà a Napoli un referendum per la “totale autonomia” della città. L’unità del paese diventa un valore recessivo e aggredibile. Non è più una scommessa pagante. Il ceto politico scommette invece che comunque ci si muoverà verso una frammentazione, e si posiziona per il day after

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 20 febbraio 2019
Apprendiamo dal sindaco de Magistris che entro l’anno ci sarà a Napoli un referendum per la «totale autonomia» della città, con l’obiettivo di avere «più risorse economiche, meno vincoli finanziari, più ricchezza, più sviluppo, meno disuguaglianze». Quindi, «è finita la pacchia per voi politici antimeridionali… al Sud dopo anni di ingiustizie, discriminazioni, depredazioni e saccheggi delle nostre risorse – umane, naturali e materiali – ci stiamo riscattando raggiungendo risultati incredibili ed abbiamo tutto da guadagnare con l’autonomia totale». Successivamente «proveremo a realizzare, se lo vorranno anche le altre popolazioni del Sud, un referendum per l’autonomia differenziata dell’intero Mezzogiorno d’Italia». Certo,...

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