Cultura
La seconda guerra d’indipendenza
Senza confini Il recente saggio di Bruce Levine sulla guerra di secessione sottolinea il protagonismo degli afroamericani in quel capitolo della storia americana. E mette in evidenza il ruolo ambiguo svolto dalle élite tanto nel Nord che nel Sud degli Stati Uniti
Foto di gruppo per alcuni ingegneri dell'8 Battaglione dello Stato di New York
Senza confini Il recente saggio di Bruce Levine sulla guerra di secessione sottolinea il protagonismo degli afroamericani in quel capitolo della storia americana. E mette in evidenza il ruolo ambiguo svolto dalle élite tanto nel Nord che nel Sud degli Stati Uniti
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 23 ottobre 2013
Mentre Barack Obama incassa una vittoria limitata e temporanea, ma significativa, contro i «Tea Party» repubblicani e si mostra, una volta tanto, leader risoluto e capace, ecco arrivare nelle librerie statunitensi uno straordinario volume che ci ricorda come 150 anni fa un altro leader, in questo caso bianco e repubblicano, cambiava rotta in tempi molto rapidi e dava una sterzata «rivoluzionaria» alla Guerra civile. Combattuta sino a quel momento per l’obiettivo limitato della difesa dell’Unione dalla secessione confederata sudista, nel tardo settembre 1862 la guerra assumeva un nuovo volto. Attraverso il «Proclama di Emancipazione» Abraham Lincoln trasformava il conflitto in...