«La seduta spiritica» del rapimento Moro
Scaffale Al centro del romanzo di Antonio Iovane, già autore di «Il brigatista», c'è la seduta spiritica del 2 aprile 1978 avvenuta a Zappolino, cominciata per gioco da Romano Prodi a casa di Alberto Clò. Sullo sfondo, intrecci e misteri di quella stagione. L'autore riconnette frammenti dispersi, riporta in superficie e ricompone nello stesso palinsesto la memoria di commissioni d’inchiesta, cronache giornalistiche, servizi televisivi, libri, epistolari «in pubblico» o privati, suggestioni letterarie, persino una parte della propria autobiografia
Scaffale Al centro del romanzo di Antonio Iovane, già autore di «Il brigatista», c'è la seduta spiritica del 2 aprile 1978 avvenuta a Zappolino, cominciata per gioco da Romano Prodi a casa di Alberto Clò. Sullo sfondo, intrecci e misteri di quella stagione. L'autore riconnette frammenti dispersi, riporta in superficie e ricompone nello stesso palinsesto la memoria di commissioni d’inchiesta, cronache giornalistiche, servizi televisivi, libri, epistolari «in pubblico» o privati, suggestioni letterarie, persino una parte della propria autobiografia